Un celebre romanzo di E.M. Forster, Howards End, è stato tradotto in italiano, anche nella versione cinematografica, come CASA HOWARD. Tutti i traduttori hanno avuto difficoltà a rendere certi passi del testo in cui il discorso faceva leva sulla differenza tra house, la casa come edificio o come casa daltri, e home, la casa come centro degli affetti e come casa propria, ossia del soggetto della frase.
Se dico Im going home voglio dire che "io sto andando a casa mia" e Shes going home "lei sta andando a casa sua;" se io vado a casa sua Im going to her house e se invito qualcuno a casa mia gli dico Come to my house (il soggetto sottinteso di come è you e per questo soggetto la mia è una house, non home). Espressioni tipiche in questo senso sono Make yourself at home ("fa come se fossi a casa tua") e He felt perfectly at home there, "là si sentiva perfettamente a suo agio." Quella che uno sente come la propria città, quella degli affetti più cari, è la home town: la sua città è Parma, Her home town is Parma.
Home è anche il contrario di foreign, estero; se il Foreign Office è per gli inglesi il Ministero degli Esteri, lo Home Office è quello degli interni; e home trade, il commercio nazionale, si contrappone a foreign trade, il commercio con lestero.
Nel baseball, home base è la base di partenza e arrivo e su Internet la home page è la pagina iniziale con cui un sito si presenta al visitatore e dalla quale si accede alle altre. Home ha quindi queste connotazioni di "accoglienza" e di "rientro a casa propria."
Nei composti il valore può cambiare: per esempio homework è il compito a casa per lo studente, mentre housework è il lavoro della massaia, le faccende domestiche.
Tornando a CASA HOWARD, il problema di una resa adeguata di home è stato in parte risolto dal fatto che mentre la parola inglese è neutra, la parola CASA è femminile e quindi è facile accentuare gli aspetti femminili e materni della casa, generatrice di affetti e accogliente. Home, Sweet Home casa, dolce casa.